Formazione informale: No ai 7,00 € per l’autocertificazione CFP
Il Consiglio dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Roma nella seduta consiliare di lunedì 14 dicembre 2020,
ha discusso ed approvato all’unanimità la sua posizione decisamente contraria alla richiesta fatta dal Consiglio Nazionale degli Ingegneri (CNI) ai singoli iscritti di corrispondere alla Fondazione CNI un “diritto di segreteria” di 7 euro per la presentazione dell’autocertificazione per l’aggiornamento informale di cui all’attività professionale dimostrabile e svolta nel 2020 (art. 5.2 Testo Unico 2018). Il CNI ha motivato tale richiesta con asseriti, e non dimostrati, ulteriori oneri di gestione delle istruttorie, del processo di verifica e validazione delle autocertificazioni presentate e per le attività di supporto e gestione dell’attività formativa.
Il Consiglio dell’Ordine di Roma reputa l’iniziativa non giustificata poiché la quota di circa € 580.000,00 versata ogni anno al CNI (€ 25,00 per ciascun iscritto, anche se moroso), può e deve coprire tutti i costi necessari al funzionamento dell’Organo di rappresentanza Nazionale. Pertanto, il Consiglio dell’Ordine di Roma ritiene che nessuna altra somma debba essere richiesta agli iscritti
Inoltre, l’iniziativa è stata intrapresa senza alcun confronto con questo Ordine Professionale e con altri Ordini Territoriali e senza neppure darne alcuna comunicazione preventiva. L’introduzione di questa ulteriore “gabella” a carico dei Professionisti appare ancor più grave ed ingiustificata nell’attuale momento di emergenza sanitaria nazionale in cui i Professionisti sono stati, e sono, coinvolti con pesante nocumento al regolare svolgimento delle proprie attività lavorative.
La sopra espressa posizione del Consiglio verrà rappresentata al CNI in modo netto e chiaro in occasione della prossima assemblea dei Presidenti già programmata per il 17.12.2020, invitando lo stesso CNI a rivedere le sue posizioni e consentire agli iscritti l’acquisizione dei CFP per formazione informale senza costi aggiuntivi, così come è sempre stato sin dal 2014.